Quando la protezione sismica chiede aiuto all’acciaio inox

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L’Italia è generalmente conosciuta per essere una nazione a rischio sismico. Il “Bel Paese”, infatti, è situato al margine di convergenza tra due grandi placche, quella africana e quella euroasiatica; il movimento relativo tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti. L’entità dei danni causati da questi fenomeni dipende ovviamente dalla loro intensità, ma è possibile andare a ridurli sfruttando specifici dispositivi.
Per quanto concerne le strutture industriali, è stato recentemente introdotto sul mercato un dispositivo antisismico brevettato, che permette ai sistemi per l’immagazzinamento, come per esempio le scaffalature industriali, di non far rovesciare a terra il loro contenuto durante tali fenomeni tellurici, comportando per le aziende una perdita inferiore in termini di materiale e soprattutto una maggiore sicurezza per i propri dipendenti.

Il dispositivo antisismico qui presentato, posizionato tra le basi di appoggio dei sistemi per l’immagazzinamento e la
pavimentazione industriale, consente di andare ad aumentare il periodo fondamentale d’oscillazione della struttura con conseguente attenuazione dell’azione sismica sulla medesima. Questo può essere considerato come la combinazione di due dispositivi a comportamento lineare e di uno
a comportamento non lineare (“CANDLE”).
Poiché i dispositivi a comportamento lineare non possono sopportare azioni verticali di trazione che dovessero presentarsi durante l’azione sismica o durante il normale utilizzo, sono previsti specifici dispositivi antisollevamento (“UP-LIFT”). Inoltre, per assicurare un adeguato comfort durante le attività di carico e scarico, sono previste delle spine fusibili, la cui resistenza a rottura è calibrata in funzione delle forze che possono agire durante tali operazioni e nel rispetto della tecnica di protezione anti-sismica utilizzata.
Il controllo dei fenomeni di risonanza è permesso dall’utilizzo del “CANDLE”, dispositivo dissipatore che, per la funzione assegnata, deve avere caratteristiche di resistenza e duttilità tali da garantire elevati valor i dello smor zamento ed un comportamento oligociclico stabile. Esso
deve inoltre rispondere ad altri requisiti di non minore importanza quali: semplicità d’impiego, resistenza alla corrosione, igienicità e costo contenuto. Tutto questo è stato reso possibile mediante l’utilizzo di una barra a sezione circolare, avente diametro di 16 mm, in acciaio inossidabile EN 1.4301 (AISI 304).

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